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Bassani e i Promessi Sposi

Bassani e i Promessi Sposi

Giorgio Bassani aveva lavorato all’adattamento cinematografico de “I Promessi Sposi”, un progetto sperimentale per un lungometraggio che, purtroppo, non venne mai realizzato.

Nel 2001, tra le carte dell’autore ferrarese, venne ritrovato il dattiloscritto del trattamento, cioè una specie di racconto lungo che viene scritto nella fase che precede la stesura di una vera e propria sceneggiatura.

Grazie al volume “I Promessi Sposi. Un esperimento”, pubblicato da Sellerio editore nel 2007 con un interessante corredo di appendici, è possibile penetrare nei ragionamenti e nelle scelte che guidarono Bassani nel tentativo di portare l’opera di Manzoni sul grande schermo.

Una curiosità: quando scrisse il suo trattamento, Bassani decise di modificare il celebre incipit del romanzo. Invece di aprire con la famosa descrizione dall’alto del Lago di Como, scelse di ambientare la prima scena del film davanti alla filanda, con Don Rodrigo intento a conquistare le attenzioni di Lucia a causa della famosa scommessa.

Una volta terminato il trattamento però, Bassani ci ripensò. In una nota scrisse:

“Dato il carattere puramente sperimentale, di studio, della presente riduzione, si è voluto tentare un inizio diverso da quello del romanzo, anche se desunto rigorosamente dallo stesso. Meglio tornare all’inizio tradizionale, tuttavia; anche perché più narrativo. Il film dovrà dunque aprirsi con la classica veduta del Lago di Como, e con Don Abbondio”.

Sperimentare significa modificare, smembrare, capovolgere. E a volte anche ricomporre, tornare sui propri passi, rimettere a posto i tasselli del mosaico.

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Gabriele Marco Cecchi

Insegnante, Sceneggiatore, Songwriter, Giornalista Pubblicista, Laureato in Giurisprudenza e Avvocato.

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